Ne parliamo con Paolo Silvestri, ZSport Expert di Zinermann Sporting, Livigno
La scelta della scarpa è fondamentale per correre correttamente, con una postura adeguata e per ottimizzare i risultati. Sul mercato oggi esistono due grandi famiglie: neutre e antipronazione. Poi da queste due famiglie è necessario distinguerne almeno sette categorie, secondo il loro peso ovvero l’equivalente del grado di protezione: le specialistiche chiodate, le trail running A5, le stabili A4 e quelle che vanno per la maggiore, massimo ammortizzamento A3, intermedie A2 e le superleggere A1.
Di recente poi, è nata una nuova generazione, sbocciata da FiveFingers, Free Run e NikeFree: le minimaliste A0. Questa famiglia, non da gara, cambia completamente il modo di correre, spostando il baricentro del corpo sulla parte anteriore del piede: è estremamente leggera e progettata per favorire il movimento naturale delle articolazioni del piede. Il tallone non è più 8-12 mm più alto del avampiede, è molto flat e simile a una posizione naturale. Questa scarpa garantisce una posizione biomeccanica ottimale del piede e contribuisce anche a correggere alcuni problemi di postura.
Negli USA rappresenta già il 30/40% del mercato, ben diversa invece la diffusione in Italia, dove questo tipo di scarpa stenta ancora ad essere adottata.
In ogni caso, dipende sempre dalla frequenza delle tue uscite e soprattutto dalla tua velocità: se in media sei sui 6 minuti al chilometro ti consiglio una A3, o meglio ancora, per una corporatura standard, puoi stare o su una A3 leggera o A2 pesante. Se invece percorri già 10km entro 44 minuti meglio una scarpa più secca e leggera come una A2. Se sei un garista… nulla di meglio di una buona A1!
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